La cremazione è un processo mediante il quale il corpo viene trasformato in cenere. Non è solo un rito antico, ma è anche il più moderno, perché rappresenta una efficace soluzione ai problemi territoriali, igienici e urbanistici. E’ un rito universale, uguale per tutti, che evita l’impietoso disfacimento al nostro corpo e tutela le esigenze igieniche e ambientali delle società moderne. Viene effettuata in strutture autorizzate ed è praticata nel pieno rispetto della dignità del defunto e delle famiglie.
La cremazione è possibile se:
A cremazione avvenuta, come previsto dalla legge regionale, le ceneri possono essere:
La cremazione può essere utilizzata anche in caso di salme non mineralizzate, rinvenute a seguito di esumazioni o estumulazioni. La cremazione dei resti avviene, su richiesta dei familiari aventi titolo, con le stesse modalità.
Le ceneri si possono tumulare in manufatti già concessionati o da concessionare (LOCULO, OSSARIO,TOMBA DI FAMIGLIA, EDICOLA, CAPPELLA).
L’affidamento dell’urna cineraria ai familiari può avvenire quando vi sia l’espressa volontà del defunto o la volontà manifestata dal coniuge o, in difetto, dal parente più prossimo, nel caso di concorso di più parenti dello stesso grado, dalla maggioranza assoluta di essi.
Nel caso in cui l’affidatario o i suoi eredi intendano recedere dall’affidamento delle ceneri, possono provvedere alla loro tumulazione.
L’affidamento delle ceneri ai familiari non costituisce in nessun caso implicita autorizzazione alla realizzazione di sepoltura privata.La dispersione delle ceneri è consentita per mezzo di autorizzazione Comunale, nel rispetto della volontà del defunto (mediante dichiarazione sottoscritta presso un notaio o presso una Associazione riconosciuta), unicamente in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri o in natura o in aree private; la dispersione in aree private deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari, e non può comunque dare luogo ad attività aventi fini di lucro; in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti. La dispersione delle ceneri è in ogni caso vietata nei centri abitati.